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Top10 delle anteprime di febbraio

Salve a tutti e bentornati, in questa martedì grasso discretamente soleggiato. Nei giorni scorsi sono state rese note le nominations per il Guanto da Forno d’Oro di quest’anno e, in attesa che di scoprire i vincitori, mettiamo temporaneamente da parte gli abiti da sera per dedicarci ad attività più usuali.

carnevale

Quindi ecco la classifica delle novità presentate questo mese su Anteprima (Mega no perché non ce l’ho ancora…); una classifica che vede una massiccia presenza di titoli Panini che si conferma essere, volente o nolente, il peso massimo dell’editoria a fumetti in Italia. Ma bando alle ciance e cominciamo.

10) V for Vendetta – Deluxe Exclusive Stigrancazzi Edition (RW Lion)

Al decimo posto della nostra scalata troviamo l’ennesima ristampa del V for Vendetta di Alan Moore. E questa millesima riproposizione entra in classifica più che altro per suscitare una riflessione. Non che non sia un fumetto più che meritevole, per carità, ma personalmente non ne posso davvero più: tra questo e il sopravvalutatissimo Joker di Azzarello ogni due mesi RW ripropone lo stesso fumetto “in una nuova edizione super definitiva”. Ancora. E ancora. E ancora.

v

Questo per dire che: 1) Se non avete ancora letto il più noto e stuprato capolavoro di Alan Moore, nonostante le mille volte che è stato pubblicato di recente, ecco a voi l’occasione perfetta. Costa un botto di soldi ma contiene pure la maschera ufficiale. Così potete giocare a fare gli Anonymus con gli amici. E 2) Non ce l’ho con RW, anzi, ma per l’amor del cielo che la si smetta di smanacciare sempre la solita pasta. Si mantenga disponibile e ristampato il catalogo esistente ché non abbiamo davvero bisogno di una nuova edizione di V ogni due settimane.

9) Osama Game – Il gioco del Re: la Fine? (Panini Comics)

osama game la fine

Pensavate che fosse finita! E invece no. Ecco a voi il (probabilmente inutile) seguito del primo (e probabilmente a sua volta inutile) Osama Game. E mi toccherà pure leggerlo! Ma porca…

8) Star Wars (Panini Comics)

Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana, la Disney si comprava la Lucas Art e cercava di riportare sul grande schermo la saga cinematografica più famosa di sempre. Per appoggiare il suddetto piano, il malvagio imperatore con le orecchie da topo (per usare una celebre immagine del buon Leo Ortolani) decise che era il momento di fare dei nuovi fumetti sull’argomento.

star wars

È con queste premesse che Marvel Comics lancia tre nuove serie ambientate nell’universo di Guerre Stellari. Questa è la prima, ambientata dopo la distruzione della Morte Nera, scritta da Jason Aaron e disegnata dalla superstar (che a me, personalmente, non piace manco un po’) John Cassaday. Poi arriverà Princess Leia di Mark Waid; ed infine Darth Vader di Gillen e Larroca, da evitare come la peste.

princess leia - darth vader

Che dire? Non sono particolarmente galvanizzato da questo progetto, ma effettivamente potrebbe uscirne qualcosa di buono. E poi, diciamolo, Star Wars è sempre Star Wars.

7) TuttoToffolo (Panini Comics)

Non nego di non essere mai stato un grande fan di Davide Toffolo. Né del Toffolo frontman mascherato dei Tre Allegri Ragazzi Morti né del Toffolo fumettista. Quando lessi Piera degli Spiriti, ormai qualche anno fa, ricordo chiaramente che mi sarei voluto emozionare ma non ci riuscii. Non del tutto almeno. Magari non era il momento giusto, magari ero semplicemente troppo giovane. E magari, chissà, sfrutterò questa riedizione Panini per ricredermi.

piera

E magari, sempre chissà, leggero finalmente anche i Cinque Allegri Ragazzi Morti, sempre riediti da Panini in spillatini da 48 pagine a colori. Sì, a colori (come pure Piera), perché a Modena sono anticonformisti e, mentre tutti gli altri pigliano opere a colori e le stampano in bianco e nero, loro prendono lavori nati in bianco e nero e li colorano. E la cosa mi fa sorridere e incazzare allo stesso tempo.

cinque allegri ragazzi morti

6) D-Day (Star Comics)

Nuovo arrivo in casa Star Comics. Si tratta di D-Day, in originale Jour-J: una serie francese di what if di ambientazione fantastorica. In questo volume troveremo due racconti: “cosa sarebbe successo se Pilato avesse ucciso Barabba invece che Gesù” e “cosa sarebbe successo se Cristoforo Colombo si fosse convertito all’Islam prima di scoprire l’America”. Non saranno idee originalissime, per carità, ma hanno del fascino e si poggiano su un artificio letterario potenzialmente inesauribile.

L’unico dubbio che ho è la scritta di presentazione “56+56 pagine Flip Book”. Non sarà mica che le due storie si leggono una in un verso e poi si gira l’albo per leggere l’altra? Eh già, mi sa di sì. E di nuovo, ma porca…

jour j

5) Inumano (Panini Comics)

inhuman 1

E finalmente ecco qua la nuova serie dedicata agli Inumani con ai disegni Joe Madureira, che da solo vale l’acquisto.

Inhuman 3

Gli eventi di Infinity hanno radicalmente modificato lo status della razza degli Inumani all’interno del Marvel Universe: Maximus e Freccia Nera sono spariti in una sorta di autoesilio e la corona pesa unicamente sulla regina Medusa. Inoltre la terrigenesi, il procedimento che “attiva” il “gene inumano” (perdonate l’imprecisione ma non riuscivo a comprimere il concetto in altro modo), è stata lanciata su scala globale in uno slancio narrativo che ricorda tanto tanto Terra X.

inhuman 2

In ogni caso. Questi cambiamenti stanno lentamente, ma inesorabilmente, portando gli Inumani ad un ruolo più centrale nell’affresco Marvel, dopo averli visti relegati quasi solamente alla costola cosmica della Casa delle Idee. Alcuni sostengono che sostituiranno addirittura i mutanti, sia a livello simbolico che pratico… Che sia vero o no, il cambiamento inizia qui.

inhuman 4

4) Occhio di Falco (Panini Comics)

hawkeye 1

Non ho mai celato il mio fastidio per quest’opera e per tutto ciò che rappresenta. Non starò qui a farla lunga, ma non la posso vedere. E finalmente, ai piedi del podio, ecco l’annuncio. Occhio di Falco chiude di battenti. Grazie e arrivederci, Matt Fraction. Grazie e arrivederci, David Aja. È stato bello finché è durato. Ma alla fine neanche troppo.

hawkeye 2

3) Miracleman (Panini Comics)

E al gradino più basso del podio una notizia che non è una notizia. I cartonati di Miracleman, a cui avevamo già accennato qualche mese fa, hanno finalmente una forma e un prezzo: grande formato (35,5 x 25,5), prezzo medio (24,95 o 29,95 se volete fare i fighetti e portarvi a casa l’edizione deluxe con poster). Buono a sapersi, ma per quanto l’idea mi tenti molto… rimarrò con i miei spillati. Mannaggia.

miracleman collected edition

Ma non finisce qui, perché ci viene annunciato anche uno speciale intitolato Le storie inedite contenente prevalentemente l’annual disegnato da Joe Quesada e scritto da un Grant Morrison che, quando chiese la benedizione per usare il personaggio ad Alan M*ehm all’Autore Originale, si sentì rispondere “non voglio sembrare un mafioso, ma ripensaci”. Che spettacolo, aneddoti meravigliosi della storia del fumetto.

miracleman annual

La cosa divertente è che questo speciale conterrà la suddetta storia di Morrison e Quesada, un racconto di Peter Milligan e Mike Aldred e, stando ad Anteprima, le prime storie inedite della serie e tanti extra. Ma proprio tanti, eh! Poi uno va a vedere e tutto ‘sto ben di dio è contenuto in un albo da 40 pagine. Chissà…

2) Maison Ikkoku (Star Comics)

maison ikkoku

Ritorna il grande classico di Rumiko Takahashi. Non credo che ci sia molto da dire. Un cult che ha creato un genere, nonché un’infinità di cloni smisurata. Da avere per forza.

1) Black Science (Bao Publishing)

black science 1

E concludiamo la nostra classifica con la terza delle quattro nuove serie Image di cui Bao Publishing aveva annunciato la traduzione. Black Science, testi di Rick Remender e disegni di uno straordinario Matteo Scalera, si presenta come un’odissea futuristica, un disperato viaggio verso casa di un gruppetto di persone perse nello spazio-tempo.

black science 2

Per quanto l’idea alla base di questa potrei ironicamente definire come una versione dark di Abenobashi non sia granché originale, si respira fin dalle prime pagine un’atmosfera fantastica. Per merito essenzialmente del talento di Scalera, che riesce a dipingere la vivida alienità (si potrà dire alienità?) dei mondi visitati dai poveri protagonisti, si viene immediatamente catapultati in un universo non scontato, colorato e bizzarro, mai visto eppure definito e riconoscibile.

black science 3

Davvero non vedo l’ora di mettere le mani su questo primo volume che, tanto quanto Sex Criminals e Pretty Deadly anche se in modi molto diversi, ben rappresenta l’attuale esplosione artistica che sta travolgendo la meravigliosa Image degli ultimi anni.

E con questo è tutto. Noi ci rivediamo i prossimi giorni con le premiazioni del Guanto da Forno d’Oro. Per adesso non mi resta augurarvi una buona giornata e una o più buone letture. Alla prossima!

(tutte le immagini appartengono ai rispettivi proprietari)

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