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Top7 delle anteprime di dicembre

Ragazzuoli, salve a tutti e bentornati. Sono in fase di pura ripresa dopo le sfacchinate novembrine e, lo dico senza alcun senso di falsa colpevolezza, sono in svacco totale. Ragion per cui sto leggendo poco e scrivendo ancora meno. Mi riprenderò.

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Questo è stato grossomodo il mio ultimo mese. Ma senza pop corn.

Nel frattempo però non potevo mancare il nostro appuntamento mensile con la classifica delle novità più interessanti da correre ad ordinare in fumetteria. Ormai ci siamo assestati su 7 titoli, quindi proseguiamo su questa strada. Buona lettura!

7) Il cane che guarda le stelle – Racconti (J-Pop)

il-cane-che-guarda-le-stelle-2Lo dico. A me Il cane che guarda le stelle ha fatto venire il latte alle ginocchia. Raramente ho letto cose che mi hanno così infastidito nel loro spudorato tentativo di smielarti con vicende strappalacrime ripiene di un sentimentalismo di livello zero. Avranno ragione i miei amici quando dicono che sono arido dentro.

Cionondimeno il titolo di Takashi Muarakami ha avuto un successo spropositato (ha addirittura vinto il premio speciale Fetrinelli a Lucca [con che criteri non si sa, di certo non qualitativi]) quindi non posso che segnalarvi il seguito. Altre storie strappalacrime per inumidirvi occhi e cuore di fronte alla commovente bontà dell’immancabile cagnetto che sta a fianco no matter what al padrone scorbutico perché ferito dalla vita ma alla fine anche un po’ buono.

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Che poi lo sappiamo tutti come andrà a finire: comprerò ‘sto seguito perché avevo già letto il primo e sono un completista dimmerda, mi faràincazzare come previsto e mi dirò “questa è l’ultima volta”. Solo per poi comprare il terzo volume.


6) Orfani: Terra (Sergio Bonelli Editore)

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E siamo a 5. La quinta stagione di Orfani, stavolta ambientata nei rimasugli della Terra, sta arrivando pronta ad investirci con le sue mirabolanti tavole piene di colori gggiovani e freccine per segnalare il verso di lettura. Cover di Gipi, che è sempre un plus.


5) Homunculus ristampa (Panini Comics)

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Homunculus. Ricordo bene che quando uscì e lessi questa serie di Hideo Yamamoto, già autore di Ichi the Killer (ma all’epoca mica lo sapevo), ne rimasi turbato e affascinato al tempo stesso. D’altro canto si parla di buchi nel cervello che permettono di vedere gli homunculus, cioè in due parole la proiezione psichica dei problemi delle persone, che trascinano il protagonista in un vortice di stramberie sempre più strambotte, fino alla scena di autoerotismo più disturbante che avessi visto fino a quel momento.

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Non so se questa ristampa riguarderà tutta le serie o soltanto il primo albo, esaurito da un pezzo, ma in ogni caso vi consiglio di darci un’occhiata in particolar modo se siete in cerca di un manga un po’ diverso dal solito e che magari non vi tratti come dei cretini mostrandovi adolescenti in crisi di onnipotenza o giochi in scatola travestiti da racconti social-sci-fi.


4) Toby amico mio (Renoir Comics)

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Ho scoperto Grégory Panaccione quasi per caso qualche tempo fa quando mi capitò per le mani Match, uno strambo fumetto muto dal tono smaccatamente umoristico (ma con gusto) su un’improbabile partita a tennis. Vi interessasse, ne avevamo parlato qui.

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In ogni caso, Match mi era alla fine abbastanza piaciuto, e in generale il modo di raccontare senza parole di Panaccione mi aveva convinto. Quindi vi segnalo il suo nuovo libro in uscita sempre per Renoir, intitolato Toby amico mio, che racconta le avventure di un cagnetto e del suo padrone pittore. Sempre senza parole, questa volta con un sacco di colori, si preannuncia gustoso e leggero (nel senso buono del termine).

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Ecco, questo è un cagnetto che già mi sta simpatico. Non come quell’altro là sopra.


3) Arcadia (Edizioni BD)

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Direttamente dalle pagine di Direct: “Quando un’epidemia minaccia di annientare il genere umano, viene deciso di trasferire le menti di miliardi di persone in un enorme supercomputer, separando famiglie e creando due società: una in un paradiso digitale, e un’altra in un mondo preda della malattia e della follia dei superstiti”. Una sinossi che sa di già sentito, giusto un pelo eh, ma che ci sta. Soprattutto dopo il fallimento epico che è stata (almeno per me) la terza stagione di Black Mirror, una robina un po’ tecno-distopica non me la nego di certo.

Autori di questo Arcadia sono Alex Paknadel e Eric Scott Pfeiffer, francamente mai sentiti, ma insomma: è Natale, siamo tutti più buoni, e nonostante il retrogusto di già visto e la puzza di potenziale cagatona che si sente se stai un po’ attento e leggi tra le righe, ‘sto Arcadia mi ispira. E poi oh! Direct dice che IGN dice che Arcadia è “Come Matrix ma meglio”. Mica pizza e fichi.

Stiamo a vedere…


2) Dosei Jidai – Da quando viviamo insieme (J-Pop)

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Una classifica piena pienissima di manga, questa. Non se ne vedevano così da un bel po’, ammesso che ce ne siano mai state. E quindi proseguiamo con J-Pop che, dopo Lady Snowblood e Una gru infreddolita, traduce un altro titolo di Kazuo Kamimura: Dosei Jidai. Stando a Direct, una storia d’amore nel Giappone di inizio anni ’70, tra moti studenteschi e rivoluzione sociale. In tre corposi volumi.

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1) Dead dead demons dededededestruction (Panini Comics)

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E non potevamo chiudere la classifica con il nuovo [impronunciabile] manga di Inio Asano. Non ci posso far nulla, da quando lessi What a wonderful world, ormai anni fa, Asano è diventato uno dei miei fumettisti preferiti riuscendo, nonostante qualche momento meno convincente [tipo il finale di Punpun {comunque straordinario nel complesso}, che ancora non sto capendo se mi ha convinto o no], a colpire sempre nei punti giusti.

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Quindi non so niente di questo Dead dead demons dededededestruction, non so nemmeno se ho copiato giusto il titolo da Anteprima: non so se abbia quel gusto dolce/amaro di Solanin, o l’aria più sognante di La città della luce, o il tono profondamente disilluso de La ragazza in riva al mare, ma non vedo l’ora di averlo per le mani. Lo voglio tipo ora. Assolutamente.

(tutte le immagini appartengono ai rispettivi proprietari)

1 thoughts on “Top7 delle anteprime di dicembre

  1. E Il campo dell’arcobaleno?
    Io ho solo quello…penso tra le letture più ripugnanti che ricordi, quindi leggerò sicuramente dell’altro.
    Più trepidazione per Kamimura comunque!

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